mercoledì 25 marzo 2020

RECENSIONE LE CRONACHE DI NARNIA - IL CAVALLO E IL RAGAZZO



Trama:

     TERRA 1940 - NARNIA 1014 «Come vorrei che potessi parlare, amico mio.» Shasta non poteva immaginare che rivolgendosi così a un cavallo, ne avrebbe avuto risposta. Ma Bri ha il dono della parola perché viene da Narnia, terra felice da cui è stato rapito e a cui vuole tornare. La stessa terra che Shasta desidera esplorare da sempre. Comincia così un viaggio fitto di insidie, avventure e nuovi amici, che sarà per loro una prova di cuore, coraggio e saggezza.

 La mia recensione:

     Ho sempre avuto un rapporto abbastanza particolare con la saga di Narnia. Anche in questo caso, ho iniziato a leggere i libri in età adulta, ma a differenza di Cuore d'inchiostro non me ne pento affatto. Per quale motivo? Semplice, non avrei mai carpito tutti i messaggi nascosti, la morale che ruota attorno a questa saga avvincente. Lo stile di scrittura è anche qui abbastanza semplice, d'altronde lo stesso Lewis lo aveva ribadito più volte, perché questa saga è pensata appositamente per l'infanzia. Eppure ogni volta che leggo un finale di un libro delle Cronache di Narnia, una scia di brividi mi percorre la schiena, vengo catapultata nell'epicità di questi meravigliosi scritti.

     In questo romanzo - il cui titolo originale è The Horse and his Boy -, Lucy, Edmund, Susan e Peter (anche se quest'ultimo non compare), sono da contorno. I veri protagoisti sono Bri, un cavallo parlante di Narnia, e un ragazzetto di Nome Shasta. Quest'ultimo deve assolutamente fuggire dal capanno nel quale il suo padre adottivo lo aveva reso alla pari di uno schiavo, mentre Bri anch'esso reso schiavo, vuole tornare a tutti i costi a Narnia.

     Si narra di un vero e proprio viaggio dell'eroe, in cui i protagonisti hanno una crescita personale. Al loro viaggio si uniranno anche una nobile fanciulla di nome Aravis, della stessa (nonché indefinita) età di Shasta, proveniente dal regno di Archen e della sua puledra Uinni. Anche loro sono in fuga, in quanto la giovane se restasse a casa del padre verrebbe costretta a sposare un uomo molto in lù con gli anni. E così il loro cammino si intreccia con quello di Bri e Shasta.

     Ho trovato avvincente e molto scorrevole il romanzo, dopotutto non mi aspettavo diversamente da Lewis. La semplicità che riesce a catapultarti nel libro. I buoni propositi ci sono tutti, dopotutto. Una coppia di protagonisti in fuga, due animali magici (a modo loro), una guerra da combattere. E poi l'ambientazione, Narnia che vive nell'eterna epoca Medievale. Affascinante, libera, un mondo fuori dal mondo. Perché i regni vicino Narnia un principe troppo presuntuoso si sta preparando per conquistare Narnia, e fare della Regina Susan sua moglie.

      Non voglio raccontarvi nient'altro, perché altrimenti spoilero. Al momento lo colloco al secondo posto, il mio preferito resterà sempre Il principe Caspian, e adesso corro a guardarlo!

VOTO:
4,5/5 stelle (l'assenza di Peter in battaglia si è fatta sentire!) 



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