mercoledì 4 dicembre 2019

RECENSIONE FROZEN 2 - IL SEGRETO DI ARENDELLE






TRAILER FROZEN 2 - IL SEGRETO DI ARENDELLE

RECENSIONE

ALLERTA SPOILER

Ciao a tutti amici, eccomi tornata dopo... un casino di tempo a fare una nuova recensione su un film che sta facendo chiacchierare parecchio in questo momento. Da come avete potuto leggere dal titolo, sto parlando di Frozen 2 - il segreto di Arendelle. Ora, se avete visto il film siete i benvenuti; se non lo avete visto non vi preoccupate perché ve lo racconto io!

Il film si apre come sempre con il sottofondo frozeniano e che a me, come a chiunque suppongo, ha fatto venire i brividi. La scena che ci troviamo davanti è un flashback, che ci riporta a quando Anna ed Elsa erano ancora piccine picciò, i genitori erano ancora in vita e tutti vivevano felici e contenti. Il padre, Re Agnar per metterle a dormire racconta loro una storia su come il regno di Arendelle e la tribù dei Northuldra, fondamentalmente dei naturalisti, che però richiamano anche molto popolazioni vichinge, quando lui era ancora un giovane principe, avesse accompagnato suo nonno in visita da questo popolo che viveva a stretto contatto con la natura e la sua magia. 

Però a causa di un disguito entrarono in conflitto, l'allora Re Runeard morì per un incidente e Agnar si ritrovò al suo risveglio Re di Arendelle. Però, e c'è sempre un però, il ragazzo era stato messo in salvo da qualcuno, non si capisce chi, c'è del mistero dietro la salvezza del principe. Ve lo rivelo più avanti. Quindi, la storia si conclude così, fino a quando sua moglie, la Regina Iduna, canta alle bimbe la canzone della buonanotte. Canzone bellissima, che mette i brividi, e di cui vi lascio subito il link, per farvi rendere conto di cosa stiamo parlando.

il fiume del passato 

Ecco, ora che avete capito di cosa sto parlando, diciamo che non è esattamente la ninnananna che canterebbe una madre ai propri pargoli, ma grazie a Frozen, ora tutte le bambine cresceranno con una ninnananna inquietante!

Una panoramica del paesaggio di Arendelle ci porta ai giorni d'oggi, in cui Elsa è tormentata e inizia a sentire una voce misteriosa. Così, di punto in bianco, senza un apparente motivo, dopo anni e anni di tranquillità assoluta. Okay, accettiamolo per buono. Non si capisce come, risveglia i quattro elementi (aria, acqua, fuoco e terra) che si scagliano su Arendelle, così tutto il reame è costretto a fuggire. 

 

Gran Papà rivela loro che Arendelle è in pericolo e quindi deve essere compiuto il tanto atteso "viaggio dell'eroe", che però io non ho percepito quasi per niente, sono sincera. E non venitemi a dire che Olaf che inizia a sparare minchiate a raffica come Ciucchino vale come viaggio dell'eroe perché vengo a linciarvi. 

Riescono ad attraversare la foresta incantata grazie ai poteri di Elsa (tanto per cambiare) e senza nessuna difficoltà. OKAY, ACCETTIAMOLO PER BUONO. Così, le nostre eroine, accompagnate da Olaf e Sven (Ah, ci sta anche Kristoff che vi giuro, in questo film è stato di un'antipatia tremenda, e a cui hanno ritagliato un videoclip all'interno del film che sembra stato girato negli anni '80, santa pace!).

Elsa riesce a dominare lo spiritello del vento e a guadagnarsi la fiducia dei Northuldra, che riconoscendo lo scialle appartenuto alla madre di Elsa e Anna, in quanto presenta dei disegni tipici del loro popolo, fanno due più due e arrivano alla conclusione che loro hanno metà discendenze northuldriane. Dopo pochissimo, vengono attaccati dallo spirito del fuoco, che altro non è che una lucertolina carinissima che appena avverte il minimo pericolo inizia ad infuocare tutto quello che gli capita a tiro. Però Elsa salva la situazione, adottando anche l'esserino dagli occhioni enormi.

Ecco che le due ragazze si allontanano da Kristoff, in seguito al mancato attacco da parte dei giganti di pietra che, sentendo i poteri di Elsa, si sono avvicinati un po' più del previsto al villaggio. Intanto il povero Kristoff  era andato a preparare la proposta di matrimonio per Anna con le renne. Tutto molto divertente, la canzone super trash. Kristoff rimane con i Northuldra, mentre Anna ed Elsa scoprono il relitto dei genitori. Infatti sembra che i sovrani fossero andati in cerca di risposte per i poteri misteriosi di Elsa. Avevano provato ad avvicinarsi ad Ahtohallan, un'isoletta sperduta in mezzo al mare completamente fatta di ghiaccio, da cui derivano tutti quanti i poteri. Interessante vero? Peccato che in questa isoletta non ci sia assolutamente nulla. E la voce che Elsa continua a sentire tutto il tempo non è altro che la voce della madre, rimasta intrappolata nell'acqua. In che senso?, vi starete chiedendo. Bene, preparatevi. Olaf, durante i suoi deliri, continuava a ripetere che "l'acqua ha memoria". La memoria dell'acqua è una teoria pseudoscientifica che sostiene che l'acqua conservi la memoria di ciò che ha toccato in passato, e su cui si basa anche il principio dell'omeopatia. E su questa teoria si basa anche la magia di Ahtohallan, che conserva la memoria passata attraverso le statue di ghiaccio.

 

Lo so, la confusione è in agguato, ma ancora non ho finito, perciò pazientate ancora un pochino, ci siamo quasi. Ad Ahtohallan, per l'appunto, Elsa scopre che:

1) Grazie al "sacrificio" della madre, Elsa ha i poteri.

2) Suo nonno era veramente una persona orribile, perché fu proprio lui a tradire il capovilaggio dei Northuldra, colpendolo alle spalle. 

Però vorrei soffermarmi un secondo sul "sacrificio" della Regina Iduna. Ha salvato il suo nemico, si è nascosta nel carretto ed è andata ad Arendelle, dove poi in seguito ha sposato Agnarr, diventando Regina. Perdonatemi, dove sta il sacrificio? Ah, non c'è, avete detto... No, perché pensavo che mi fosse preso un'ictus durante parte del film. 

Purtroppo, però, a parte il vestito figo, la presa in coscienza che lei è il quinto elemento, e l'esser riuscita a dominare anche l'elemento dell'acqua - in una sequenza spettacolare, dico davvero. Era così pulita da farmi venire letteralmente i brividi - la nostra Elsa rimane congelata. Ma non preoccupatevi, perché poco prima di finire come un polaretto, riesce a lanciare i suoi poteri da Anna, grazie al gps incorporato (perché non ho trovato un'alternativa più plausibile). 

Olaf subisce l'effetto dello schiocco di Thanos e si dissolve nel vento. Anna Holmes (perché certi ragionamenti degni di Sherlock) riesce a decifrare dalle statue come sia andata la vera storia tra Arendel e i Northuldra, così mette in atto il piano di distruggere la diga per riparare al danno causato dal suo avo. Così, grazie all'aiuto di Kristoff e dei giganti di montagna, che distruggono la diga, il torto è stato riparato, Elsa si scongela e con il suo cavallo acquatico galoppa fino ad Arendelle per bloccare il corso dell'acqua che altrimenti l'avrebbe innonandata come Atlantis.

Quel che è bene, finisce bene. Elsa torna da Anna, Olaf viene ricreato con gli stessi identici ricordi (grazie alla memoria dell'acqua, ricordiamolo), e finalmente Kristoff riesce a fare la proposta di matrimonio ad Anna. Il colpo di scena finale,  che ci ha fatto rimanere in sala senza parole, ma che si poteva prevedere anche da subito, è l'abdicazione di Elsa per passare la corona a sua sorella. Spettacolare, perché l'ex Regina di Arendelle va a ritirarsi con il popolo dei Norhuldra, vivendo finalmente una vita serena.


CONSIDERAZIONI FINALI

Nonostante i buchi di trama molto profondi, a livello visivo è veramente fatto bene. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Sono uscita dalla sala con più dubbi di prima, però ho scritto subito alla mia costumista di fiducia e le ho commissionato l'abito di Elsa versione dominatrice di cavalli acquatici per la prossima fiera, quindi evidentemente mi è piaciuto a tal punto da essere ricordato. Il viaggio dell'eroe non si è percepito, così come mancava un vero e proprio cattivo. Gli antagonisti della storia, in questo caso, erano gli spiriti infuriati con Arendelle ed Elsa era l'unica che poteva porre fine alla loro ira. Però, nonostante i chiari riferimenti a "la regina delle nevi" di Hans Christian Andersen da cui è chiaramente e liberamente ispirato, vi sono anche richiami alla mitologia scandinava, norrena e alla filosofia greca. Anna è la chiave, l'eroina della storia (ancora una volta) e proprio come nei miti dell'antica Grecia, erano i mortali gli eroi della storia, non le divinità.

VOTAZIONE

SCENEGGIATURA: 6/10
TRAMA: 4/10 
EFFETTI SPECIALI: 10/10
CANZONI: 8/10 (tutta colpa della canzone di Kristoff)

VOTO COMPLESSIVO: 7/10