Trama:
Meggie ama i libri. E li ama moltissimo anche il padre Mo, che però rifiuta di leggerli a voce alta. Se lo facesse, infatti, porterebbe la vita nei libri e i personaggi dei libri alla vita. In una notte crudele lesse "Cuore d'inchiostro" e un malvagio signore dal cuore nero, Capricorno, si liberò dai lacci delle parole per materializzarsi nel suo salotto. In quell'attimo fatale accadde anche qualcosa di più grave: la moglie di Mo scomparve per sempre tra le pagine del libro. E ora il perfido Capricorno cerca Mo per piegare i suoi poteri a perfidi scopi...
La mia recensione:
Era il lontano 2008 quando vidi per la prima volta “Inkheart
– la leggenda di cuore d’inchiostro”. E quando il film finì mi ripromisi di
leggere al più presto il libro. Sono passati 12 lunghi anni e finalmente ho
mantenuto la promessa. Che dire se non che questo romanzo è fatto per i
lettori. Sì perché tra i protagonisti abbiamo un rilegatore di libri, una
ragazzina che porta sempre con sé una cassetta piena zeppa di libri, una donna
che vive in una villa completamente circondata da libri e dei personaggi usciti
da un romanzo ormai fuori stampa.
Ho trovato “Cuore d’inchiostro” un libro molto coinvolgente e scorrevole, che fin da subito
è riuscito a catturarmi fra le sue pagine. L’autrice, Cornelia Funke è riuscita
a farmi catapultare nel romanzo grazie al suo stile semplice e conciso,
mostrandomi le scene descritte proprio come le avevo viste nel film. Certo, vi
sono nette differenze, soprattutto nel finale in cui vi sono delle storpiature,
tuttavia mi è piaciuto molto di più questo rispetto a quello del film. Sicuramente
non l’ho apprezzato a pieno come avrei fatto magari fino a quattro, cinque anni
fa, difatti se siete dei giovani lettori sono certa che lo apprezzerete molto
di più.
Per certi versi, lo stile semplice mi ha ricordato molto
quello della Rowling nei primi romanzi di “Harry Potter”, perché entrambi
narrano le vicende dai punti di vista di ragazzini. E la protagonista di “Cuore
d’Inchiostro” non dico che ha vissuto una storia analoga a quella di Harry, ma senz'altro il senso di giustizia me lo ha ricordato parecchio.
I personaggi sono la cosa più interessante che
possiate trovare, sia i buoni che i cattivi. C’è stato un bel mix di tutte le
fasce d’età tra i vari protagonisti del romanzo; d'altronde i cattivi non sono
da meno, visto che sono abbastanza spietati e subdoli. Il mio personaggio
preferito è Maggie, e non perché sia la protagonista indiscussa del romanzo, ma
perché ho provato molta empatia con lei. Il suo senso della giustizia, la sua
passione per la lettura, il lato curioso, il rapporto di gelosia che ha nei
confronti del papà – quell'attaccamento morboso che i ragazzini di 12 anni di
solito non hanno, almeno di questi tempi – e da quello che ha lasciato presagire
il finale, anche la passione per la scrittura. Insomma, in altre parole: me! Non
vedo l’ora di leggere i seguiti “Veleno d’inchiostro” e “Alba d’inchiostro” che
mi stanno già aspettando nella libreria!
Voto Goodreads 5 stelle
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